Dopo lo scandalo Cambridge Analytica, Facebook torna a far parlare di sè brevettando un software in grado di interpretare le emozioni umane in video e fotografie.
Di che si tratta?
Nei giorni scorsi il sito Mashable ha rivelato l’esistenza di un brevetto, depositato nel 2016 e reso pubblico solo adesso. L’ intenzione, finora dichiarata, è quella di integrare tale tecnologia a Masks, sistema di filtri per selfie su Facebook.
Sulla base delle emozioni esternate in foto, Facebook attribuirà automaticamente un filtro adeguato allo stato d’animo espresso: un panda felice, delle lacrime, il filtro Angry Birds, e via dicendo.
È inoltre possibile che il filtro attribuito automaticamente venga influenzato da informazioni come la location dell’utente, i dati personali o ciò che fa da sfondo alla foto.
Al momento, tuttavia, non risulta chiaro in che modalità e quando Facebook rilascerà questa tecnologia che non può fare a meno di sollevare interrogativi sui suoi impieghi: a cosa potrebbe portare un utilizzo meno etico da parte di soggetti terzi o di Facebook stesso a fini commerciali o addirittura di controllo?
È presto per le congetture, ma non possiamo fare a meno di immaginare uno scenario simile a quelli descritti nella celebre serie tv Black Mirror!